Storia

Correva l'anno 1918…

Agli inizi del '900 Casale Monferrato è una città animata, fiera e operosa, ricca di esercizi commerciali che dopo la Grande Guerra crescono ben presto di numero. Tra le attività cittadine, nel 1918 fa la sua comparsa un laboratorio con annesso spaccio di liquori e vermouth, creato da Paolo Berta e Domenico Magno nella centralissima Via Lanza, che iniziano da subito a sviluppare la ricetta di un prodotto altamente caratteristico, l'Amaro Casale.



Nasce la Magnoberta

Giuseppe Luparia, originario di Rosignano Monferrato, rileva le quote societarie della Magno&Berta insieme al figlio Rinaldo nel 1937.
Fin dal principio, grazie al giovane Rinaldo, la produzione di grappa aumenta, al punto da trasformare l’azienda in una vera e propria distilleria, come testimoniano le bottiglie di Grappa del Piemonte degli anni ’30 e ’40.



Signori, si cambia!

Nel 1949 l’azienda, che nel fattempo ha mutato nome in “Magnoberta”, si trasferisce sulla direttrice Casale-Asti in un moderno e spazioso stabilimento, con un capannone destinato alla produzione e la palazzina degli uffici.



Di padre in figlio

Con l’ingresso nel 1962 di Alberto Luparia – figlio di Rinaldo – inizia l’era moderna della Magnoberta: vengono introdotti nella distilleria sei nuovi alambicchi in rame a vapore diretto e a ciclo discontinuo, che sono ancora oggi utilizzati per la produzione dell’ampia gamma di grappe, che negli anni sono diventate il prodotto caratteristico della ditta. Due anni dopo, nel 1964, proprio grazie alla distillazione discontinua (che ha il pregio di rispettare i caratteri dei diversi tipi di vinaccia), nasce la grappa di Malvasia, il primo distillato monovitigno della Magnoberta.



La Magnoberta che piace

Nel 1970 la grappa del Monferrato Gran Riserva vince il primo “Raspo d’oro”, e viene imbottigliata in un numero limitato di bottiglie dorate.
Gli anni ’70 vedono la nascita di alcuni prodotti che faranno la fortuna della Magnoberta, come l’amaro Wunderbar (a base di infusi di erbe) e soprattutto il Mambo, la prima vodkalemon italiana lanciata sul mercato nel 1974 e prodotta al ritmo di 500.000 bottiglie all’anno.



Sempre più… Grappa!

Con gli anni ’80, la Magnoberta inizia a produrre e commercializzare nuovi prodotti, come il rhum Mathilda (miscela di rhum originari della Giamaica e delle Barbados), l’ampia gamma di bagne per la pasticceria, sia alcoliche, sia analcoliche, e la frutta al naturale. Il settore dedicato alla pasticceria diventerà in breve tempo molto importante per l’azienda, che ancora oggi produce più di 100 referenze dedicate ai laboratori di pasticceria artigianale tra le quali spicca la Meringata, la prima bagna analcolica ad essere introdotta sul mercato italiano.


Contemporaneamente si introduce un piccolo impianto di distillazione a bagno maria, sottovuoto a bassa temperatura e a lenta distillazione, per la produzione di Acquavite di Uva dai vitigni aromatici del Piemonte: dal Moscato di Canelli alla Malvasia di Casorzo. La distillazione sottovuoto permette di procedere a temperature più basse, che non stressano le componenti aromatiche dell’uva, e quindi consente di preservare nella distillazione le parti più nobili, fino ad ottenere un prodotto estremamente ricco dei profumi dei vitigni di provenienza.





Presente e futuro

Nel 1995 Andrea, il secondogenito di Alberto, inizia a lavorare in distilleria. Le tre generazioni di Luparia operano insieme per pochi anni: Rinaldo, infatti, viene a mancare nel 1998, a 84 anni. Di lì a poco, le sue altre nipoti, Valeria e Roberta, entrano in azienda, rispettivamente nel 2003 e nel 2012.



Il nuovo millennio

Il 2000 vede la nascita dei Distillati di Casa Luparia, una selezione di grappe monovitigno che farà il grande salto trovando spazio nelle principali catene della grande distribuzione su tutto il territorio nazionale, che porteranno al grande pubblico i distillati casalesi.
Tre nuovi prodotti ricordano la figura di Rinaldo, le “Nobili di Casa Luparia”: Marquise, grappa di Malvasia invecchiata dieci anni; Princesse, a base di Moscato e affinata tre anni; Baronne, una Riserva di Barbera, Grignolino e Freisa invecchiata 20 anni.



Nuovi riconoscimenti

Le nuove scelte di marketing danno presto ottimi frutti: fra i venti premi del “Vinitaly Grappa Tasting Award 2007” organizzato da Veronafiere, con la collaborazione del Centro Studi Assaggiatori e patrocinato dall’Istituto Nazionale Grappa, uno viene infatti assegnato alla distilleria Magnoberta per la Grappa di Moscato di Canelli, sulla base di circa 7.000 assaggi, tra più di cento prodotti in concorso.



Una grande Historia

Nel 2008, per festeggiare i 90 anni dell’azienda, vede la luce una linea di prodotti che copriranno il decennio successivo, raggruppati sotto il nome di “Historia”. Si tratta di una selezione di grappe che rappresentano il meglio della produzione e vengono invecchiate nelle botti della cantina della Magnoberta. A fare da comune denominatore di questa collezione sono le etichette realizzate da artisti locali - o che hanno scelto il Monferrato come patria d’adozione - invitati a interpretare il tema del tramonto sulle colline.



La grappa più amata

La Grappa Morbida, un distillato di vinaccia di Moscato, Brachetto e Malvasia, vince il Premio Cinque Grappoli di Bibenda nel 2015; lo stesso riconoscimento le verrà assegnato dalla Fondazione Italiana Sommelier anche nel 2016, 2017 e 2018.



Tutti i colori dei cocktail

Nasce Gin.It: contenuto in un’elegante bottiglia serigrafata, è un gin “Italiano, Nobile, Botanico”, distillato a partire da oltre dodici profumatissime botaniche, tra cui spiccano ginepro, arancio, angelica, coriandolo, mirtillo e zenzero ed è naturalmente adatto alla preparazione di cocktail per ogni momento della giornata.



Cento anni distillati

Per festeggiare i cento anni dalla fondazione, nel 2018 Magnoberta si rinnova: la palazzina che si affaccia su Strada Asti si rinnova non solo nell’aspetto esteriore, ma anche nella sostanza, ospitando accanto agli uffici la Grapperia 918, un’esposizione permanente dedicata alla storia della distilleria, uno spazio destinato a ospitare degustazioni e corsi. Un libro – “Cento anni distillati – ripercorre la storia dell’azienda e inizia una stagione di eventi culturali e di promozione del territorio.


Celebrare un anniversario così importante, che riempie la bocca della rotondità delle sue cifre, non vuol dire sentirsi arrivati; questa è la sensazione che si percepisce entrando alla Magnoberta. Si sale una scala e si incontrano subito i Luparia: Alberto, Roberta, Andrea e Valeria sono in azienda tutti i giorni, negli uffici che una semplice parete divide da quella che era l’abitazione di Rinaldo Luparia. La tenacia e l’operosità piemontese si respirano nei capannoni della distilleria, nella cantina di invecchiamento e nei reparti di imbottigliamento e confezionamento, nel grande cortile che si attraversa in bicicletta per fare presto, nella nuvola di vapore che fuoriesce dal forno essiccatore.